Cara amica, se sei appassionata d’arte come me, in questo periodo avrai sentito tanto la mancanza di goderti l’arte dal vivo. Oggi voglio raccontarti il Parco Internazionale della Scultura Contemporanea.
Finalmente siamo tornati in zona gialla e, dopo una lunga attesa, adesso puoi tornare nei tuoi luoghi del cuore. Oggi in particolare, voglio proporti un percorso all’aperto, che racchiude la storia artistica di questa città, dove potrai scoprire più di settanta sculture di artisti da tutto il mondo.
Ti parlo di un parco internazionale della scultura contemporanea, con le opere collocate nelle principali piazze e vie della città di Pietrasanta sulle rotonde, sul viale a mare e nelle frazioni limitrofe. Potrai visitarlo, cartina alla mano, a piedi, in bicicletta o anche in macchina. Un giro ideale da fare in primavera in Toscana.
Il percorso artistico è organizzato in tre itinerari, ai quali corrispondono altrettante mappe. SCARICA LE MAPPE CON I PERCORSI
Gli itinerari sono: il centro di Pietrasanta, che puoi percorrere anche a piedi oppure in bicicletta, la zona compresa fra la città e Marina di Pietrasanta e infine quella delle frazioni di Strettoia, Vallecchia e Capezzano Monte da raggiungere con l’auto, ma con le sculture disposte sempre a cielo aperto.

Il Parco Internazionale della Scultura Contemporanea, aperto tutto l’anno, è fruibile gratuitamente e rientra nell’ambito del progetto #Pietrasanta365 promosso dal comune della città per renderla una metà turistica in tutte le stagioni.
E’ composto da 74 opere di maestri contemporanei, sparse in tutto il territorio, come ti dicevo, dal litorale alle frazioni collinari, dall’antico centro storico alla verde piana.

Il Premio Fratelli Rosselli
Ti starai chiedendo com’è nato. S’è sviluppato nel corso del tempo: le prime sculture che ne fanno parte sono state acquisite dal Comune di Pietrasanta alla fine degli anni ’50, come opere d’arredo urbano.
Poi dal ‘91 la svolta con l’istituzione del Premio Fratelli Rosselli, grazie al quale ogni anno è stato dato un riconoscimento a uno scultore che ha portato il nome di Pietrasanta nel mondo (Jiménez Deredia è stato l’ultimo artista a riceverlo, lo scorso anno).
Dopo aver vinto il premio Rosselli, buona parte degli scultori hanno donato una loro opera alla città ed è così che il Parco Internazionale della Scultura Contemporanea s’è arricchito ogni anno di nuove sculture.

Ma senti la particolarità di questo premio: non viene conferito solo all’artista ma anche ai suoi più stretti collaboratori, quegli stessi artigiani che realizzano l’opera con un’esperienza che si tramanda di generazione in generazione e che hanno contribuito ad accrescere la fama di questa città.

Devi sapere infatti che Pietrasanta è stata ed è scelta da tanti artisti di spicco del panorama internazionale per lavorarci e in molti casi viverci stabilmente. E il motivo principale risiede proprio nei suoi laboratori di lavorazione del marmo e del bronzo che affiancano gli scultori nel loro lavoro.
Di questo affascinante backstage del lavoro artistico ti parlerò in modo più approfondito in altri articoli.
Passeggiando nel centro storico di Pietrasanta
Come forse avrai intuito, le opere che compongono il percorso dentro la città, sono posizionate per qualificare e rendere preziose e uniche le piazze, i luoghi storici e turistici e i suoi punti strategici.
Iniziamo la nostra passeggiata nel parco. Abbiamo parcheggiato gratuitamente nella zona degli autobus; attraversato a piedi il sottopasso dei treni in Piazza della Stazione ci accoglie la scultura di Kan Yasuda “Myomu – Chiave del sogno”, posizionata non a caso in modo da inquadrare la Rocca Arrighina (la Rocchetta) di Pietrasanta, all’ingresso della città, quasi fosse l’obiettivo di una macchina fotografica di un viaggiatore.

E proprio dalla Porta Pisana Rocchetta entriamo in città. Attraversiamo Piazza del Duomo per proseguire su quella che anticamente era la Via Francigena: via Mazzini. Dopo averla percorsa tutta, in fondo, ci troviamo davanti proprio una riproduzione di una porta medioevale: “Peace Frame” di Nall che si trova in Piazza Francesco Crispi. Vuole anche essere una riflessione sullo scorrere del tempo e della storia e diventa anche una cartolina perfetta per selfie e fotografie.

Adesso non ti fermare, perché poco più avanti potremo ammirare diverse sculture. In Piazza Matteotti (dove si trova anche il Municipio), “Il Guerriero” di Fernando Botero ci guarda maestoso, pingue, svelando l’ironia del suo scultore.

Nella stessa piazza si trovano anche “Memoria di Pietrasanta” (i bovi in marmo che forse avrai già visto in alcune foto) di Pietro Cascella e anche “L’eredità” di Stanley Bleifeld, “L’adoratrice del Sole” di Maria Gamundi e “Il Danzatore” di Anna Chromy. E il “Il Cerchio del vento” in marmo di Muto Junkyu.



Tornando indietro troviamo Piazzetta del Centauro, nascosta dietro Piazza del Duomo. Prende il nome dalla scultura che ha ottenuto il riconoscimento Fratelli Rosselli nel ’93 e dal ’94 è stata collocata qui, è “Il Centauro” di Igor Mitoraj.

In questo caso la scultura è stata anche un’occasione di riqualificazione dello spazio urbano, grazie al coinvolgimento dell’artista nella progettazione, insieme all’architetto incaricato e l’amministrazione.
Proseguendo, in Largo Padre Thomas Glynn puoi vedere la “Serenata” di Rinaldo Bigi e all’ingresso della città, proprio una volta entrata nella Rocchetta, “Il Cavalletto” di Romano Cosci.
BIGI Rinaldo – Serenata, 2005 (foto E.Forli) COSCI Romano – Il cavalletto (Omaggio agli artigiani), 2006 (foto E. Forli)
Non molto distante, in via Oberdan, trovi l’opera in bronzo “Flame” di Helaine Blumefeld e nel Piazzale Guiscardo (Terminal Bus) puoi ammirare la “Riflessione” di Michele Benedetto.

Dominano invece sulle rotatorie di collegamento “Il Giudizio del Minotauro” di Franco Adami (via Primo Maggio e la via Aurelia), la “Continuacion” di Deredia (via Unità d’Italia/via Aurelia Sud) e “L’oiseau” di Jean Michel Folon (viale Apua/via Unità d’Italia).
Fuori dalla città e nelle frazioni
Adesso possiamo andare alla scoperta delle frazioni. Prendiamo l’auto e andiamo a Strettoia, in via Casone, dove troviamo “I Pellegrini” di Neal Barab. A Capezzano Monte “Ferruccio Bresciani” di Romano Cosci e “Un soffio dalla collina” di Sylvestre Gauvrit.
Ancora sul mare invece, ai giardini pubblici di Tonfano, trovi “Il Flamenco” di Giovanna Battaino, realizzato in marmo bianco di Carrara. Sul lungomare il monumento-memoriale all’11 settembre di Beatrice Fineschi, nella Piazza XXIV Maggio e la “Donna Tartaruga” di Novello Finotti (che ha realizzato anche il suggestivo “Sant’Antonio” sul Pontile che “sbuca” dal mare). All’ingresso del Pontile di Tonfano è collocata “La Potenza al Cubo” di Stefano Pierotti.


Proseguiamo! In Piazza D’Annunzio, a Fiumetto, si trova “La Bagnante” di Franco Miozzo e Giovanni Monreale con l’opera in vetroresina “17” e poi Helidon Xhixha con il suo “Oceano” d’acciaio, il “Nettuno” di Alfredo Sasso all’ingresso di Focette e sulla rotonda, nella strada che porta a Vallecchia, il Mr. Kiribati di Emanuele Giannelli. Di questo scultore ti avevo già parlato nell’articolo dove ti parlo dell’installazione della sua nuova scultura: Mr Arbitrium, un giant di circa sei metri, che verrà “appoggiato” al Palazzo Mediceo di Seravezza il 6 di maggio.
Le prossime opere in arrivo al Parco Internazionale della Scultura Contemporanea
Ci sono anche opere in arrivo e tu potresti essere la prima a vederle in questa sede.
Quella di Luciano Pera che a breve verrà collocata a Marina di Pietrasanta e “Give”, le mani di Lorenzo Quinn, al momento esposte al Giardino di Boboli a Firenze. Arriverà in tarda primavera, donata al comune di Pietrasanta e collocata in uno spazio ancora da definire.
Nel Giardino della Lumaca verrà posizionata invece la lumaca in marmo di Andrea Grassi. Anche la scultrice coreana Choi Soon Yook donerà una scultura in marmo bianco: “Ego”.
A breve saranno ultimate anche le didascalie del Parco Scultura, che permettono lungo il percorso di leggere le notizie più approfondite sul significato delle opere grazie a un QR Code che rimanda al sito. Mentre qui trovi le mappe, delle quali ti ho accennato all’inizio che si possono scaricare anche dal sito del Museo dei Bozzetti (presso il quale si possono ritirare quelle cartacee, così come in biblioteca) sotto la dicitura Parco.
E c’è anche la ZTA (Zona a Traffico Artistico) per chi volesse compiere un’originale visita guidata (per costi e info puoi scrivere a istituti.culturali@comune.pietrasanta.lu.it)
Vorrei raccontarti di tante altre occasioni per tornare a godere dell’arte…
… ma queste sono altre storie e te ne parlerò un’altra volta.
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